L'Ernia Iatale detta anche ernia dello iato o ernia diaframmatica para-iatale non rappresenta in sé una vera e propria patologia, è in realtà una condizione anatomica parafisiologica determinata dalla risalita di una parte dello stomaco dalla cavità addominale dove normalmente alloggia alla cavità toracica.
Condizione molto diffusa (colpisce il 15% circa della popolazione), è particolarmente frequente in soggetti sopra i 40 anni di età, in sovrappeso o obesi, spesso sedentari, talora con scoliosi, con una cattiva condotta alimentare (quando è presente nei bambini la condizione è congenita), talora con ipotonia del diaframma, o per patologie polmonari presenti (enfisema ad esempio).
In alcuni casi, anche la gravidanza, proprio per un aumento della massa e della pressione addominale, può predisporre alla ernia iatale. Normalmente, sulla base delle condizioni anatomiche si distinguono:
- ernie da scivolamento
- ernie da arrotolamento
- ernie miste
- ernie da esofago corto
La condizione dell'ernia riduce la capacità di contenimento dei succhi gastrici all'interno dello stomaco, e dunque l'acido gastrico può entrare in contatto con superfici dell'esofago che, incapaci di difendersi, rischiano di essere "bruciate" dallo stesso acido, portando una serie di sintomi caratteristici, più o meno frequenti conseguenti al reflusso acido gastroesofageo: pirosi (bruciore) alla bocca dello stomaco, rigurgito (talora vomito), eruttazioni, dispnea (senso di affanno), reflusso acido in bocca o nelle via aeree con alitosi (alito puzzolente), gonfiore addominale talora con dolore, dolore retrosternale che talora simula un'angina (simula un infarto), battiti improvvisi o accelerazioni immotivate del battito cardiaco.
In alcuni casi lo stato irritativo che si crea intorno al reflusso è tale da determinare anche attraverso il sistema nervoso sollecitazioni al cuore, sotto forma di extrasistole o episodi di tachicardia, specie quando si è sdraiati a letto.
La conferma diagnostica può essere ottenuta attraverso:
- radiografia del tubo digerente con mezzo di contrasto
- una gastroscopia (EGDS) che permette di evidenziare anche la eventuale presenza di danni causati dal reflusso sulla mucosa (ulcere, sanguinamenti, erosioni mucosa, formazioni pre-neoplastiche eccetera).
Le terapie contro il reflusso gastroesofageo che possono essere messe in atto in caso di presenza di ernia iatale sono sostanzialmente due: la terapia conservativa e la terapia chirurgica.
La terapia chirurgica si prende in considerazione quando la terapia conservativa non funziona o quando i sintomi sono tali e talmente gravi da compromettere significativamente la qualità di vita del paziente.
La terapia conservativasi basa su:
- uso di farmaci che riducono la secrezione acida
- modificazioni dello stile di vita a tavola (educazione alimentare e dieta mirata);
- avviare programmi di regolare attività fisica per la riduzione del peso corporeo;
- concertare comportamenti e stile di vita che tenga conto della presenza del problema (ad esempio riposare/dormire su letti con lieve inclinazione verso l’alto della testata, per ridurre il reflusso, evitare di coricarsi subito dopo avere mangiato, eccetera);
- evitare vestiti troppo stretti sulla cintola o sforzi massivi dopo un pasto abbondante;
Il corretto approccio dietetico si basa sui seguenti principi:
- evitare le abbuffate o pasti abbondanti, che dilatano eccessivamente lo stomaco;
- evitare bevande gassate (aumentano la pressione gastrica);
- ridurre il consumo di alimenti irritanti e lesivi per la mucosa gastrica (alcolici e superalcolici, caffè, tè, formaggi grassi stagionati, fritture, pepe, peperoncino e condimenti piccanti, burro e lardo, frutta secca);
- limitare il consumo di cibi impegnativi per la digestione, capaci di aumentare l’acidità gastrica (aglio, cipolla, menta, cioccolato, panna, agrumi, pomodori);
- consumare alimenti come pasta, pane, riso, carne magra, frutta, formaggi magri, verdure e yogurt;
- è preferibile mangiare poco per più volte al giorno (ad esempio preferire colazione/spuntino/pranzo/spuntino/cena a situazioni più concentrate come colazione/pranzo/cena);
- abolire il fumo, evitare gli stati ansiosi, evitare le situazioni stressanti e l'abuso di farmaci.
E voi soffrite di Ernia iatale o Reflusso gastroesofageo? Se volete, raccontate la vostra esperienza e lo stile di vita adottato, potete farlo attraverso lo spazio dei commenti sottostanti, ogni contributo alla discussione (anche in forma anonima) sarà utile per gli utenti che ci leggono.