Nulla si crea né si distrugge ma tutto si trasforma – “Mens Sana in Corpore Sano”
Il selenio è un elemento chimico con simbolo Se nella tabella degli elementi e numero atomico 34 chimicamente simile a zolfo e tellurio, scoperto nei primi del 1800 da J.J. Berzelius, ed identificato con un nome derivante dal greco σελήνη (selene = luna) poiché se fuso, raffreddandosi, forma una massa che ha uno splendore simile a quello della luna.
Selenio a cosa serve
Le indagini scientifiche successive dimostrarono che questo elemento non era solo assimilabile ai metalli, ma che fa parte anche della alimentazione del corpo umano, infatti è un elemento essenziale nella dieta importante nella prevenzione di alcune malattie.
Il selenio è un importante elemento con molteplici funzioni che si associano tra di loro:
- azione anti-ossidante (limita l’attività aggressiva dei radicali liberi) anti-infiammatoria,
- azione anti-invecchiamento cellulare,
- contrasto ai processi degenerativi dei tessuti in generale,
- partecipazione alla sintesi di venticinque selenio-proteine,
- controllo della produzione di ormoni (ormoni tiroidei e testosterone),
- stimolazione del sistema immunitario.
Selenio benefici
Ad oggi la scienza conferma che questo elemento è utile contro i processi infiammatori cronici, contro l’invecchiamento cutaneo (mantiene la pelle elastica), contro processi degenerativi cronici del sistema nervoso centrale come la demenza, e di malattie infiammatorie croniche intestinali, nonché di tumori come il tumore della prostata), e con la vitamina C ha una funzione anti-infiammatoria e protegge l’organismo dalle infezioni. Recenti studi hanno poi evidenziato l’importanza del selenio nel corretto funzionamento della tiroide, con una funzione protettiva e di diretto coinvolgimento nella produzione degli ormoni tiroidei (come detto è un componente del sistema enzimatico nel processo di produzione e trasformazione degli ormoni tiroidei).
Selenio dove si trova
Giornalmente il corpo umano ha bisogno di 50-55 microgrammi di selenio (adulti); in caso di gravidanze e durante l’allattamento il fabbisogno giornaliero aumenta a 65-75 microgrammi, mentre per i bambini il fabbisogno è minore e dipende dall’età. Il corpo umano non ha grandi riserve di selenio, che viene escreto con i reni, dunque l’apporto giunge dagli alimenti da dove viene assimilato come seleno-metionina, seleno-cisteina e altri seleno-aminoacidi; quelli a maggior contenuto di selenio sono:
- frutta secca,
- carne rossa e bianca (specie le frattaglie
- pesce, molluschi e crostacei (specie salmone, sardine, merluzzo, sogliole, ostriche);
- uova (tuorlo),
- zenzero,
- cereali integrali (riso integrale, orzo, kamut e mais),
- legumi (fagioli, lenticchie, ceci),
- verdure: sedano, pomodori maturi, cavoli, cetrioli, funghi, cipolle, aglio, broccoli, patate;
- latte e latticini (in particolare provola, parmigiano e ricotta),
- semi di senape;
- frattaglie
Le noci del Brasile e gli anacardi sono tra i cibi vegetali più ricchi di selenio, mentre tra le verdure vanno ricordati funghi, cipolle, aglio, broccoli, cavoli, cetrioli, rapanelli, sedano e patate. E’ da sottolineare che comunque negli alimenti di origine vegetale, la concentrazione di selenio è minore che in quelli animali, specie nei vegetali di colture intensive infatti il selenio può avere bassi livelli se nei fertilizzanti è presente zolfo che può diminuire l’assorbimento del minerale da parte delle piante.
Carenza selenio
Con una dieta varia ed equilibrata, è difficile andare incontro ad una carenza di selenio, ma vi sono situazioni predisponenti che possono mettere a rischio la salute di una persona inducendo la carenza spesso associata alla carenza di altri oligoelementi o vitamine:
- uso di fumo
- uso di alcool
- allattamento prolungato
- diete sbilanciate
- malattie gastrointestinali che riducono l’assorbimento (rettocolite ulcerosa, morbo di Chron, diverticolite)
- insufficienza renale (la dialisi causa periodici cali di selenio nel sangue)
Sintomi selenio basso
Un deficit di selenio può determinare clinicamente diversi sintomi:
- ipostenia (debolezza muscolare),
- artralgie ricorrenti,
- riduzione delle difese immunitarie con tendenza alle infezioni,
- predisposizione ai processi infiammatori,
- alterazioni della funzionalità della tiroide,
- invecchiamento e alterazioni del trofismo della pelle,
- disturbi psichiatrici (perdita di memoria, tendenza alla demenza, depressione, ansia),
- arteriosclerosi,
- ridotta produzione di spermatozoi negli uomini,
- patologie cardiovascolari,
- alterazioni della funzionalità epatica.
Un dato molto importante scientificamente confermato è la presenza in molti casi di infiammazioni croniche della tiroide su base immunitaria (tiroidite di Hashimoto) di bassi contenuti di selenio, cosa che ha sollecitato la comunità scientifica a fornire integratori di selenio a questi malati in quanto la integrazione selenio riduce l’attività infiammatoria ed ossidante che caratterizzano la tiroidite cronica autoimmune.
Selenio integratore
La integrazione di selenio, sotto prescrizione medica, si può avere o con una adeguata alimentazione, magari usando alimenti arricchiti di selenio, come le patate (prodotte spargendo il selenio nel terreno quando viene concimato), ma anche con integratori come il lievito di birra addizionato al selenio, o come integratore farmaceutico, in cui spesso il selenio viene associato a vitamina C, vitamina E e vitamina A, altri oligoelementi spesso associati nella carenza. In alcuni casi la sua integrazione si consiglia associata a quella dello zinco, in base alla patologia di base, da qui la necessità di una adeguata diagnosi della causa di riduzione del selenio nel corpo.
Selenio intossicazione
Come esiste una malattia da scarso apporto esiste anche una condizione di eccesso di selenio che può causare disturbi che nel loro insieme prendono il nome di seleniosi. La medicina riconosce questa condizione come spesso dovuta a esposizione al lavoro (malattia professionale): intossicazioni che si osservano tra gli operai addetti a particolari lavorazioni (industria elettronica, industria vetraria), con caratteristiche peculiari: odore agliaceo dell’alito, disturbi dell’apparato digerente e disturbi dell’apparato respiratorio.
La seleniosi si verifica con una sovraesposizione dell’organismo giornaliera di 400 microgrammi.