Pitiriasi rosea del Gilbert

La pitiriasi rosea di Gilbert è una dermatosi benigna piuttosto frequente.

Generalmente regredisce spontaneamente ed è   di presunta natura infettiva.

pitiriasi rosea di Gilbert E’ un’eruzione di tipo acuto sulla cui insorgenza non si hanno, ad oggi, certezze mediche.

Normalmente la diagnosi della patologia è del tutto empirica e consta di un esame visivo. Vi sono poi alcuni casi (rari) in cui l’esame empirico non è bastevole.

In questi casi la diagnosi deve essere differenziale.

Forme della Pitiriasi rosea di Gilbert

Per comprendere è bene che indichiamo quali sono le varie forme di Pitiriasi rosea di Gilbert:

  • Pitiriasi rosea gigante:  colpisce il cuoio capelluto, i genitali, la mucosa orale e le unghie.
  •  Invertita o inversa:  è tipica delle persone con pelle scura-olivastra. Le macchie si diffondono sugli arti inferiori e superiori, e volto.
  • Pitiriasi rosea circinata e marginata di Vidal: tende a perdurare per alcuni mesi, malgrado i trattamenti. Le macchie rosee sono isolate le une dalle altre, ma le dimensioni risultano più grandi.
  •  Vescicolare:  rilevabile spesso tra la popolazione nera, in particolare tra i giovani ed i giovanissimi.
  • Pitiriasi rosea urticata: questa forma di pitiriasi è accompagnata anche da orticaria.

Insorgenza

La pitiriasi rosea di Gibert è una dermatosi piuttosto comune, specie in soggetti di età compresa tra i 10 ed i 40 anni, senza  distinzione di sesso.

Le statistiche mediche hanno sottolineato un picco di pazienti nella stagione primaverile ed autunnale, ma non si conosce il principio scatenante nè la correlazione tra l’insorgenza e le stagioni rilevate.

La patologia, per la sua frequenza,  rappresenta il 2% di tutte le dermatosi e ha  un’incidenza dello 0,14% sulla popolazione.

Fortunatamente solo il 3% dei pazienti incorre in forme recidive della malattia.

Manifestazione e sintomi

La pitiriasi rosea di Gibert inizia con una tipica macchia rossastra, chiamata macchia madre o medaglione di Gibert, primo riconoscimento diagnostico della malattia.

La macchia madre è tondeggiante, con diametro di 1-3 centimetri; i contorni sono definiti, e tendano a desquamarsi. La macchia appare rosso-rosato ( “rosea”) e il colore tende ad attenuarsi lontano dal centro; dopo alcuni giorni  compaiono nuove macchioline-satellite (macchie figlie)  le cui dimensioni risultano più piccole. Raramente la pitiriasi rosea manifesta solamente un’unica grossa macchia arrossata.
Solo nel 25% dei pazienti essa genera prurito.

Dov’è localizzata la Pitiriasi rosea di Gibert

Essendo una dermatosi, è lapalissiano che la pitiriasi rosea di Gibert interessi la cute; la localizzazione principale della malattia è il tronco, ma può insorgere anche a livello delle braccia e del cuoio capelluto.
Sono rari i casi di pitiriasi rosea sulle gambe, sui genitali e sul viso.

Terapia e cura

Come abbiamo già detto, quando si tratta della forma classica di pitiriasi rosea di Gibert, non esistono terapie specifiche e la malattia regredisce spontaneamente in circa 4-5 settimane dall’esordio.

Quando alla patologia si associa anche una forma feroce di prurito, il medico, generalmente, prescrive la somministrazione di antistaminici. Sono da evitare, invece le terapie cortisoniche per via sistemica poichè possono acutizzare il danno piuttosto che curarlo.

L’applicazione topica di pomate a base di cortisone può lenire il prurito e l’eritema creatosi (sempre sotto controllo medico).

Può dare sollievo l’applicazione  di creme a base di mentolo per una sensazione di freschezza. Se  il prurito è incessante e il soggetto tende a graffiare la zona malata  il medico può ricorrere all’applicazione di creme contenenti anestetici locali .
E’ utile l’applicazione di creme e pomate emollienti che ammorbidiscano la pelle secca causata dalla malattia. L’utilizzo di detergenti a PH leggermente acido è consigliato perche la pelle a causa della pitiriasi diventa molto sensibile e delicata.

Ovviamente non è consigliabile l’esposizione ai raggi solari o a lampade abbronzanti perchè potrebbero aggravare la patologia.

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