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Negli anni passati le patate hanno avuto una cattiva reputazione nel mondo del cibo. Oggi invece, grazie alla ricerca, sono andate incontro ad una “revisione” scientifica che le colloca tra gli alimenti più adatti per mangiare sano. Ultime indicazioni scientifiche indicano nella patata la presenza di alcuni elementi anti-ossidanti che addirittura sarebbero utili nel processo di dimagrimento.
Quali sono le caratteristiche alimentari della patata?
La patata è un tubero molto nutriente, e non così “umile” come alcuni la indicano: non le mancano certo fibra, solubile per metà, utilissima per ridurre il colesterolo nel sangue; rallentando la digestione aiuta a mantenere il senso di pienezza e dunque di sazietà, contiene flavonoidi e un composto detto kukoamina recentemente identificato che sembra contribuire a ridurre la pressione sanguigna.
Eccetto la vitamina A, le patate hanno quasi ogni nutriente, sono particolarmente ricche di vitamina C (che però spesso si perde a causa del calore di cottura) e di vitamina B6, importante per la funzionalità cardiaca e per la prevenzione degli infarti ed il mantenimento delle funzioni nervose.La patata contiene anche molto potassio, più della famigerata banana, ferro e rame.
Mangiare patate aiuta durante una dieta
In recenti studi, il confronto tra gruppi di persone sottoposte a dieta dimagrante ha evidenziato che nel gruppo che mangiavano tra le cinque e le sette porzioni di patate a settimana hanno perso una quantità di peso superiore rispetto agli altri gruppi. Un dato che ha fatto molto riflettere. Al momento gli scienziati non si sbilanciano chiaramente, ma appare evidente che l’uso di patate in una dieta bilanciata abbassa significativamente la glicemia nel sangue, aiuta a regolamentare la pressione arteriosa ed il colesterolo: se confrontate con verdure ed ortaggi, l’indice glicemico delle patate è maggiore, ma se confrontato con pasta, pane e riso, le patate hanno un indice glicemico nettamente più basso, dunque vanno rivalutate in un programma dietetico, tenendo conto del fatto che danno grande sazietà.
Elemento fondamentale della patata è sicuramente la presenza di elevati livelli di vitamina B6, che svolge numerosi ruoli nel nostro sistema nervoso, molti dei quali coinvolgono le cellule cerebrali. La vitamina B6 è necessaria per la creazione di ammine, molecole con funzione di neurotrasmettitore che il sistema nervoso usa per trasmettere i messaggi da un nervo all’altro.
Alcuni dei neurotrasmettitori ammino-derivati che richiedono la vitamina B6 per la loro produzione sono la serotonina, la cui mancanza causa depressione, la melatonina, ormone necessario per dormire bene la notte, l’adrenalina e la noradrenalina, ormoni che aiutano a rispondere allo stress, ed il GABA, necessaria per la normale funzione cerebrale. Insomma, pur non sbilanciandosi, è lecito affermare che in una dieta ipocalorica per dimagrire, la patata può legittimamente sostituire un primo pasto e porsi a capo di un processo di dimagrimento vantaggioso per chiunque.